lunedì 20 luglio 2009

L' Informazione Italiana


"Un giornale dovrebbe contenere il massimo d' informazione e il minimo possibile di commenti"
Richard Cobden


L'argomento scotta più che mai e accende gli animi di molti. L' informazione italiana fa pandant con la crisi più nera. Si è piegata come una canna al vento, flettendosi verso il servilismo, cancellando i FATTI, l'essensiale per una buona informazione. Un opinione non deve nemmeno essere obbiettiva, cioè che da un opinione personale, ma deve essere imparziale; deve esserlo perché deve mantenere la purezza della notizia, lasciando il fatto da solo e senza un pensiero personale.
Solo così chi legge ragiona con la propria testa, crea una propria opinione, senza essere soggiogato da idee esterne. Insomma aveva ragione il vecchio Kierkegaard (1813-1855), la comunicazione deve essere del singolo, bisogna avere un pensiero individuale, non un pensiero globale.
E' un'utopia? Forse. Ma solo così si avrà un'informazione pura. Ormai anche chi ha il salame sugli occhi può percepire il marcio dell'informazione. Servilismo, ripeto. Destra-Sinistra-Centro. Ormai tutti i giornali sono etichettati, questo pro Pd, l'altro Pro Pdl, giusto per fare un esempio.


L'Italia è l’unico Paese europeo a essere retrocesso nell’ultimo anno dalla categoria dei «Paesi con stampa libera» a quella dei Paesi dove la libertà di stampa è «parziale». La causa: la «situazione anomala a livello mondiale di un premier che controlla tutti i media, pubblici e privati»[Corriere Della Sera]. Eppure nessuno si muove, siamo uno stato in cui è radicato il lassismo,il buonismo, della politica del "lascia fare a lui non è compito mio". Sveglia ragazzi, non esiste più Destra o Sinistra, i politici sono uomini, hanno scambiato lo stato per una grande mangiatoia e ci lasciano le briciole! Non importa il partito o l'ideologia perché non c'è più etica nei loro pensieri, non c'è più coerenza, soltanto un famelico interesse al loro tornaconto personale. E allora mi appello a questa utopia, a questo fantomatico pensiero, che tutto il Sistema cambi, che ci sia un nuovo modo di far politica a cominciare dall' informazione. I giornalisti devono uscire dal rovescismo, devono possedere il diritto/dovere di osservare e descrivere ciò che vedono. La cosa più importante ora e sempreè la libertà di scrivere ciò che avviene nel mondo senza commenti o opinioni che sviano i fatti.

Fonti:


Marco Travaglio_La scomparsa dei fatti.


http://www.disinformazione.it/


Ringraziamenti a: prof. Graziano Napolitano



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